Quando nel 1937 il nuovo presidente della Federazione Motociclistica Italiana, gen. Leonardi progetta l'estensione della Milano-Napoli (gran fondo motociclistica che si disputa dal 1919) sino a Taranto, l'innovazione vien accolta con entusiasmo. Dai 72 concorrenti dell'anno precedente, si passa infatti di colpo a 116 partenti che si lanciano nell'estenuante avventura di 1283 Km, in gran parte avversati dal cattivo tempo. La gara, benché durissima. si concluse con un successo tecnico formidabiie che premiò le Guzzi 500 bicilindriche di Guglielmo Sandri e Aldo Pigorini. Sandri, uno dei più forti centauri dell epoca, si impose alla media eccezionale di 104 Km/h. sfiorando i 180 nel tratto cronometrato Milano-Bologna. Nella classifica assoluta al terzo e quarto posto seguono Serafini e Rebuglio su Bianchi, mentre al quinto troviamo la Gilera 4 cilindri di Glordano Aldrighetti. Nelle classi intermedie della prima Milano Taranto vanno annoverate le vittorie di: Rossetti su Norton nella 350; Pagani su Guzzi nella 250 e di Terzo Bandini su Guzzi Bicilindrica nel sidecar.
Tra le macchine di serie la vittoria assoluta premiò l'anziano Ugo Prini su Guzzi Tipo C che raggiunse Taranto alla ragguardevole media di 96,923 Km/h mentre nella classe 500 per piloti di terza categoria vinse Campanelli sempre su Guzzi Tipo C che sfiorò i 90 Km/h. Nei restanti raggruppamenti per piloti di prima e seconda categoria vinsero Dal Molin su Norton nella 350 e Ranieri su Benelli nella 250, mentre la 250 per la terza categoria andò a Martelli pure su Benelli. Giordano Aldrighetti e la Gilera 4 cilindri con compressore centrarono ll bersaglio nella seconda edizione del 1937, volando letteralmente da Milano a Taranto all'incredibile media di 117, 869 Km/h.
Il record ottenuto sul percorso: Milano-Bologna-Roma-Napoll-Foggia-Taranto non verrà più battuto e resterà negli annali della storia motociclistica. Tra le tante categorie e cilindrate che da sempre caratterizzarono la gran fondo federale, emersero Chiesa su Norton nella 350, Pagani su Guzzi 250 alla notevole media di 104,479 Km/h Luigi Gilera su Gilera 4 cilindri nelle motocarrozzette, Silvlo Vallati con la Gilera 8 bulloni nelle macchine di serie e piloti di prima categoria, Gambiglioni su Guzzi Condor nella 500 terza cateaoria. Tizzoni su Guzzi nella 250 prima e seconda categoria, infine Della Santa su Guzzi 250 tra i piloti di terza categoria.
La Milano-Taranto ha ormai due volti ben distinti: quello della corsa verso il successo assoluto che feudo escluslvo dei corridori ufficiali delle macchine da mezzo litro, e quello che vede in lotta decine di piloti a contendersi il primato nelle cilindrate intermedie, sla tra le macchlne cia corsa che tra le sport. Tuttavia negli anni successivi saranno proprio le macchine sport ad avere la meglio, prima con la Gilera 8 bulloni di Ettore Villa e, successivamente, con le Guzzi Condor.
Tra i 177 partenti della terza edizione della corsa i pronostici erano, ovviamente, tutti per le poderose Gilera 4 cilindri. Ed infattl, come da copione, Dorino Serafini fece la corsa di testa sino a pochi chilometri da Taranto ove fu però vittima di una paurosa caduta che lo costrinse all'abbandono. Stessa sorte avevano avuto in precedenza anche gli altrl due gileristi Vallati e Rebulio ed Ascari su Bianchi. Vincerà così Ettore Villa con la Gilera 500 sport monocilindrica a 96.702 Km/h davanti al tedesco Saltsam su BMW ed a Francesco Lama su Gilera. Nella 250 dopo che la Guzzi aveva perso per strada i suoi tre alfieri: Tenni, Pagani e Tizzoni, vinceva la Benelli di Rossetti mentre tra i corridori di terza categoria si segnalava Gianni Leoni con la Benelli 250.
Quando il 5 maggio 1940 scatta la quarta edizione, il nuovo grande conflitto mondiale e ormai alle porte e la stessa attività motociclistica ne subisce le conseguenze. Partono tuttavia in 132 e la corsa sembra non risentire della difficile situazione Internazionale. Vincerà Guido Cerato su Guzzi 500 Condor dopo che Dorino Serafini, autore della nuova media record sul tratto Milano Boloana di 211 Km. con 172,322 Km/h, aveva dovuto prendere la via del ritiro per un principio di incendio che aveva danneggiato la sua Gilera 4 cilindri. La ripresa post-bellica della aran fondo della F.M.I. avviene nel 1950 con 121 piloti allo starter della corsa dei quali 46 vedranno il traguardo posto sul classico rettifilo dell arsenale, a Taranto.
Vincerà Guido Leoni su Guzzi 500 monocilindrica. mentre nelle varie categorie si affermano rispettivamente:
Piero Cavaciuti nella 250, Renato Magi su MV nella 125, Giuliano Maoggi su Norton 350, Marcelli-Pizzocri su Gilera nei sidecar, Domenico Carancini su Lambretta tra gli scooters e Alberto Cesari su Guzzi 65 nelle piccole cilindrate. Bruno Francisci, pilota romano dotato di sicura classe, vinse la sua prima Milano-Taranto nel 1951 col Guzzi Condor 500, una sport che si mise dietro anche la MV 500 corsa di Artesiani. Nelle altre categorie la seconda edizione post bellica della gran fondo premiò: Vighi su Mondial 125 corsa, Vertemati si Triumph 350, Falconi su Guzzi 250., Grossi su MV 125 sport, Longoni su Lambretta, Rippa col Guzzi 65 e Marcelli su Gilera nei sidecar.