Lambrette oltre il Circolo Polare Artico - Agosto 1995 (Prima parte)
“Chi ritorna da Venezia porta le filigrane, chi ritorna da Napoli le conchiglie, chi ritorna da Firenze i ricami e Tironi, dalle regioni polari artiche, due denti di balena che sono una meraviglia”.
Così inizia il racconto il giornalista Cappellini parlando di un avventuroso viaggio a Capo Nord del lambrettista Giancarlo Tironi di Milano, apparso sul Notiziario Lambretta nel dicembre 1949.
Non c'è stato punto al mondo che non sia stato raggiunto dalle mitiche Lambrette e quindi il nostro obbiettivo di raggiungere l'altrettanto mitico Capo Nord non vuole avere ne avrà l'onore dei “primi a...” bensì quello di rievocare e riconoscere a questi lambrettisti il valore di una impresa unica in un eroico periodo e in particolare con un mezzo robusto ma non certo collaudatissimo come la Lambretta 125 B del 1949 e 125 C del 1950 di Marino Cos e Aldo Zidaric di Trieste, anche loro a Capo nord nel 1950. Dicevamo rievocazione anche se il pensiero corre anche a Carlo Guzzi; anch'egli raggiunse negli anni '30 Capo Nord per dimostrare la robustezza della sua moto adeguatamente attrezzata per il raid polare. Viaggiatore, ma con esperienze Sahariane e con alle spalle oltre 17 attraversate del Sahara ed innumerevoli viaggi nel Tenerè, nel Calahari e nel deserto Siriano con i più diversi fuoristrada (Campagnola, Toyota, Land Rover, Uaz), però mai stato cosi a Nord, vengo fulminato dall'improvvisa attrazione del mitico punto e in breve tempo il progetto si realizza: qualche parola ad amici del Club (Lambretta Club d'Italia) e poi con una stretta di mano l'impegno di raggiungere Capo Nord “costi quel che costi”. Lo scopo e far rivivere degnamente modelli che hanno segnato la storia dello scooterismo, creati da una azienda diventata poi un attivo complesso industriale italiano di livello mondiale che furono un utile mezzo di lavoro, di svago, di libertà e valutare, a distanza di 50 anni, l'affidabilità di questi moscerini a due ruote, giganti di robustezza.
Però devo ammettere che portare a Capo Nord la prima Lambretta costruita dalla Innocenti è anche un riconoscimento che la casa di Lambrate ha lavorato bene già dall'inizio.
Questa Lambretta mod. M o meglio conosciuta come A, del 1947, è stata da me ritrovata una decina di anni or sono a pezzi, in uno scatolone e, restaurata con meticolosità, è stata messa in condizione di rivivere una seconda volta quando ormai sembrava improbabile una ricomposizione di tutte le sue “membra”. Quindi un debito, nel suoi confronti , di portarla ancora, rinnovata in tutte le sue parti, dove forse non era stata nella sua precedente vita. Il gruppo, formato da lambrettisti non più giovanissimi, partirà da Paullo, sede del Lambretta Club d'Italia, il 29 luglio, per raggiungere il passo del Maloja e su fino ad Amburgo, Copenhagen e verso nord oltre il Circolo Polare Artico, il sognato punto geografico, per poi ritornare verso Milano, sempre con le Lambrette, alla fine di Agosto. L'appoggio lungo il percorso sarà assicurato da un attrezzatissimo camper più caravan che, tappa dopo tappa, farà da Hotel/Ristorante su ruote, mentre per stivare i bagagli e assicurare una assistenza durante la giornata, non perderà di vista il drappello, un furgone con un grosso serbatoio per la miscela e i “ferri del mestiere” per riparare i mezzi se ce ne sarà bisogno. I mezzi saranno collegati tra loro e manterranno il contatto con il gruppo, tramite radio.
I “lambrettisti d'epoca” avranno con se solo una trousse di ferri per riparazioni volanti, una bottiglia con miscela, ruota di scorta, vestiario antipioggia per scrosci improvvisi inevitabili in quei paesi e cartografia con evidenziato il percorso. I partecipanti avranno molti vantaggi rispetti ai “raid men” degli anni cinquanta ma anche qualche punto a loro sfavore. Sicuramente le strade saranno molto piu percorribili, i punti di rifornimento più frequenti, così come si potrà ricorrere per la notte a un ben attrezzato camper che eviterà tempi morti per la ricerca di alberghi e la possibilità di scegliere incondizionatamente il punto di sosta. Anche il viaggiare in “gruppo” significherà, per i lambrettisti, maggior divertimento e la possibilità di meglio condividere gioie e fatiche.
Gli aspetti negativi rispetto ai nostri predecessori sono rappresentati haimè dalla maggiore età dei componenti, dal tempo a disposizione, che ci obbligherà ad una media giornaliera di circa 400 km e alla minore abitudine a velocità così basse per lunghi percorsi e non ultimo la mancanza totale di assistenza Innocenti che, dalla metà degli anni cinquanta diffusissima in Europa e presente anche in gran parte del mondo, dava assistenza meccanica ai lambrettomani. Attenzione particolare sarà riservata a non perdere tempo inutilmente: a tale proposito il furgone assistenza provvederà direttamente a rifornire le Lambrette di miscela preparata in precedenza. Anche l'hotel/ristorante tutte le sere provvederà a sfamare “gli escursionisti allo stremo delle forze” con il fondoschiena in fiamme. Le cambuse saranno sicuramente fornite (neanche a dirlo) di spaghetti nostrani e Lambrusco emiliano, un valido cuoco farà parte dello staff.
Le Lambrette, strettamente di serie e originali in tutte le loro parti, sono state revisionate in profondità con grande attenzione, saranno dotate di coprimani per proteggere le estremità dal freddo una volta raggiunto il Circolo Polare Artico, mentre l'equipaggiamento individuale comprenderà vestiario di tipo pesante e tuta antipioggia, guanti ed occhiali; caschi d'epoca e la fascia elastica completeranno l'abbigliamento. Una deroga all' 'originalità sarà riservata alla Lambretta A che al posto delle ruote da 7” monterà ruote da 8”Verranno portati, per ogni eventualità, i ricambi per provvedere alle riparazioni più probabili; si porteranno anche quelle parti che potrebbero “cedere” per fatica come: molle, barre di torsione, cavi, puntine, bobine, guarnizioni, candele, camere d'aria.
Alcuni dati:
Km circa 8500
Giorni impiegati (previsione) 22
Nazioni attraversate 7: Germania - Danimarca - Svezia - Finlandia - Norvegia - Svizzera
Consumo di miscela previsto: 1260 litri
Media di consumo: 40 km per litro
Velocità media: circa 40 km/h
Media giornaliera: 400 km
Sostituzione prevista di: 24 candele/l2 copertoni
Partecipanti (4):
ALESSANDRO - Trento - Consulente - Lambretta 125 D 1952
(ha partecipato alla Milano-Taranto
DANTE - Carate Brianza - Tappezziere d'auto - Lambretta 150 D
(ha partecipato alla Milano-Taranto con una MV 125)
NADIA - Milano - Impiegata - Lambretta 150 D
(ha partecipato alla Milano-Taranto con la stessa Lambretta)
TINO - Milano - Consulente Pubblicitario - Lambretta A 1947
(ha partecipato alla Milano-Taranto con una Lambretta)
Staff:
MARCO - Trento - Professionista - Driver
(appassionato di aeromodellismo)
LUIGI - Piacenza - Attività Espositive - Driver
ELISSA - Canada - Studentessa - Cuoca